mercoledì 26 novembre 2008

La presunta conversione di Gramsci, vergogne e miserie del revisionismo storico

GRAMSCI: VATICANO “UN INSIDIA ANTROPOLOGICA”
Antonio Gramsci definiva il Vaticano “un insidia antropologica”
Come dargli torto??????
A 71 anni dalla sua morte, il Vaticano sta ancora insidiando il filosofo comunista
Secondo Monsignor Luigi De Magistris (propenitenziere emerito del Vaticano), Antonio Gramsci trovò la fede, poco prima della morte, nel 1937 e ricevette i sacramenti cristiani.
(fonte repubblica)

Secondo Antonio Gramsci (1891-1937), pensatore italiano tra i più significativi del secolo scorso, il Vaticano è la più grande forza reazionaria esistente in Italia, interessata soprattutto a conservare i suoi privilegi:
la Chiesa “è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà … cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la Chiesa non esclude nessun mezzo, nè l’insurrezione armata, nè l’attentato individuale, nè l’appello all’invasione straniera.
Tutto il resto è relativamente trascurabile, a meno che non sia legato alle condizioni esistenziali proprie.
Per “dispotismo” la Chiesa intende l’intervento dell’autorità statale laica nel limitare e sopprimere i suoi privilegi, non molto di più: essa riconosce qualsiasi potestà di fatto e, purché non tocchi i suoi privilegi, la legittima; se poi accresce i privilegi, la esalta e la proclama provvidenziale”
la Chiesa Note sul Machiavelli, in Quaderni dal carcere, Torino 1952,( p 238)
Secondo voi una persona che fa queste affermazioni chiede la conversione?????
DE MAGISTRIS: “Gramsci è morto con i Sacramenti, è tornato alla fede della sua infanzia. La misericordia di Dio santamente ci ‘perseguita’. Il Signore non si rassegna a perderci”
Commento: mi risulta che fosse perseguitato da ben altri Signori … più che dalla pia opra dall’ovra, ma forse la storia, rovesciando Benedetto Croce in un bel bidet-boudoir e vomitandoci sopra, la si fa coi se, con i ma, con gli omissis, con certe conversioni degne da manualetto dell’Inquisizione. Che dire?
Letteralmente, non sanno più che cosa inventare…
Mi viene in mente un’intervista a Richard Dawkins, in cui parlava di una sua particolare preoccupazione: lo sciacallaggio sulla propria memoria, una volta defunto, basato sulla divulgazione di false notizie su un’eventuale conversione in punto di morte…
Evidentemente è una pratica comune.
ASPETTO SOLO CHE CI DICANO CHE GRAMSCI ERA UN LIBERALE, PERCHE’ E’ EVIDENTE CHE I COMUNISTI E I LAICI POSSONO ESSERE SOLO ASSASSINI O PENTITI…..
E’ PROPRIO VERO: la concezione neoliberista è in declino, dopo il crollo dei mercati finanziari si riscopre l’intervento dello stato nell’economia e salta fuori che Gramsci morì da cattolico, la Chiesa non perde tempo!!!

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