venerdì 28 agosto 2009

Bersani alla festa del PD: Voglio un partito di sinistra

E' da decenni che Pier Luigi Bersani calca da oratore i palchi delle feste di partito. Ma e' la prima volta che si presenta da candidato alla leadership e questo spiega l'emozione, quasi evidente alla fine dell'intervista, con cui si presenta a Genova. Ma sulle parole-chiave della sua sfida l'ex ministro non tentenna, anzi sfida avversari e elettori: "Non faccio il segretario se non posso dire la parola sinistra", dice con orgoglio, rifiutando l'etichetta di "passatista" e di "socialdemocratico" e citando, anche lui, Obama come esempio di modernita' che si rifa' alle radici.
L'attenzione, soprattutto mediatica, e' per l'accoglienza riservata dal popolo del Pd al principale sfidante di Dario Franceschini. La sala del Porto Antico e' piena, "un centinaio in piu' - ammettera' poi l'organizzatore Lino Paganelli, piu' vicino alle posizioni del segretario - rispetto al giorno di Dario", e l'accoglienza di Genova 'la rossa' e' calorosa. Le distanze dal suo rivale non sono sull'idea paese, sulle inefficienze del governo rispetto alla crisi e sulle categorie da difendere (insegnanti, famiglie, redditi bassi) ma sul partito che sara' a seconda che vinca l'ex comunista o l'ex democristiano. "Io voglio bene a Franceschini ma dire che non sta a lui spiegare le differenze da me non mi e' piaciuto. Se in un anno abbiamo perso 4 milioni di voti, sara' un problema un po' di tutti", e' la premessa all'elenco di errori "da correggere". Sull'identita', perche' "riformismo non e' andare per funghi, un po' qua e un po' la"' ma vuol dire partito "popolare, non giacobino, non classista".
E qui Bersani scandisce il suo mantra: "Voglio un partito di una sinistra democratica e liberale e, siccome c'e' gente che si preoccupa, vorrei anche sdrammatizzare: ci sono state tante sinistre (cattolica, liberale, comunista) e non si offendeva nessuno perche' sinistra allude all'uguaglianza di tutti". In quei valori sono le radici del Pd e Obama, modello politico di tutti i big Pd, e' la prova vivente "della modernita" di alcuni ideali e non del "passatismo". Cosi' come il radicamento del partito "di cui tutti ora parlano", e' l'unico modo per costruire il partito: "E' chiaro che bisogna conoscere Internet ma la sostanza politica e' guardare la gente all'altezza degli occhi", scandisce, alla fine, davanti alla platea