sabato 25 aprile 2009

MASCALUCIA NON PAGHERA' PIU' LA TIA

Era stata annunciata nel corso della riunione tenutasi nell'aula consiliare di Mascalucia lo scorso 16 aprile, ma adesso è ufficiale. Il sindaco Salvatore Maugeri ha, infatti, emesso un'ordinanza in base alla quale il Comune provvederà direttamente all'emissione dei ruoli Tarsu sulla base delle tariffe confermate dalla Giunta municipale con atti del 13 marzo 2008 e del 10 aprile 2009, nonché alla riscossione dei relativi ruoli.
«Il provvedimento - si legge nell'ordinanza - avrà efficacia sino al 15 ottobre 2009, in attesa delle determinazioni dell'Assemblea regionale siciliana in riferimento alla complessiva riorganizzazione del servizio di gestione dei rifiuti».
I rapporti tra la Mosema, la società che gestisce il sevizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei 18 Comuni consorziati, e il Comune di Mascalucia continueranno a essere regolati dal contratto di servizio approvato dalla Giunta municipale il 24 settembre del 2004. Contestualmente, il primo cittadino ha dato mandato all'area finanziaria, guidata dal capoarea, dott. Salvo Parisi, di «porre in essere tutte le procedure utili a una puntuale verifica delle entrate e delle uscite afferenti ai servizi di igiene ambientale allo scopo di tendere verso la copertura dei costi». Inoltre, l'area competente dovrà «predisporre un'apposita convenzione con la Serit Sicilia avente come oggetto l'affidamento della riscossione spontanea/coattiva della Tarsu per il Comune di Mascalucia in ordine al periodo in cui rimarrà in vigore l'ordinanza».
«La disposizione era necessaria - mette in rilievo il sindaco Maugeri - per garantire un corretto e razionale adempimento del servizio di igiene urbana. L'amministrazione ha apprezzato il lavoro concertato delle associazioni di categoria e dei funzionari che hanno sbrogliato l'intricata matassa. Ricordo che per venire incontro ai nostri concittadini l'amministrazione in carica ha versato tra il 2004 e il 2006 la somma di un milione di euro in virtù del principio di sussidiarietà».
«La nuova disposizione - commenta Parisi - consentirà una gestione completa dell'accertamento e della riscossione del tributo e garantirà all'esecutivo la possibilità di sostenere la spesa complessiva per i servizi di igiene urbana».
CARMELO DI MAURO
La sicilia 24 Aprile




25 per non dimenticare mai più

giovedì 23 aprile 2009

Tra Acerbo e Segni: il suicidio della democrazia

Se leggiamo un libro di storia relativo al secolo scorso, poco meno di cento anni fa, troveremo che il 18 novembre 1923, il Parlamento del Regno d’Italia approvò una legge di riforma elettorale che aboliva il sistema proporzionale. Tale legge venne realizzata e presentata alle Camere da Giacomo Acerbo; essa prevedeva l'adozione del sistema maggioritario plurinominale all'interno di un collegio unico nazionale. La lista che avesse ottenuto la maggioranza con una percentuale superiore al 25% dei voti avrebbe eletto tutti i suoi candidati. I restanti seggi sarebbero andati alle liste rimaste in minoranza, che se li sarebbero suddivisi fra loro su base proporzionale.
Oggi come sappiamo, il referendum di riforma della legge elettorale, appoggiato tra gli altri da Mario Segni, qualora dovessero vincere i si, causerebbe una situazione ancora peggiore di quella prevista dalla legge allora voluta da Mussolini. Infatti, oggi non sarebbe necessario giungere al 25%. Allora il Parlamento, con una spiccata voglia suicida approvò quella legge (che ebbe l’appoggio anche di buona parte del Partito popolare, tra cui De Gasperi, dei liberali ecc.). Come è andata la storia lo sappiamo. Come potrebbe andare oggi, lo sappiamo pure. Infatti, il Pdl, anche senza l’appoggio politico della Lega, potrebbe raggiungere, con qualche parlamentare comprato qua e la, la maggioranza necessaria per modificare la costituzione della Repubblica. In realtà, presentando una seconda lista civetta, il Pdl da solo, potrebbe superare anche il 55% del premio di maggioranza, riducendo così l’opposizione ad una mera comparsa. In realtà il giochino della lista civetta lo attuò già allora Mussolini.
Siamo alla fine della democrazia e la cosa, oggi come allora, sembra non essere notata. Oggi come allora, c’è la stessa spinta suicida da parte delle forze politiche di opposizione, Pd in primo luogo che si schiera per il SI.
E questa è solo l’ultimo stadio di un percorso liberticida che sta portando l’Italia verso il rischio sempre più concreto, di una dittatura. Spero che i parallelismi con il secolo scorso finiscano qui. Ma la nostra democrazia è un malato in fase terminale.

mercoledì 22 aprile 2009

EUROPEE. SONDAGGIO "RISERVATO" DI AFFARI ITALIANI.IT. SINISTRA E LIBERTA' AL 5,5 per cento

Un dato tanto riservato quanto clamoroso. Affaritaliani.it ha avuto modo di consultare l'ultimissimo sondaggio interno della sinistra radicale - datato 18 aprile - e a un mese e mezzo dalle elezioni europee la situazione per il Partito Democratico è drammatica. In un anno, rispetto alle Politiche del 2008, il Pd ha infatti perso ben dieci punti, scendendo al 23,6%. Un'erosione pari a quasi un terzo dell'elettorato. Finito in una buona parte all'Italia dei Valori. Il movimento di Antonio Di Pietro balza infatti al 7,5% con un incremento di tre punti percentuali in dodici mesi. Salgono anche le formazioni radicali. Sinistra e Libertà di Nichi Vendola, Sd, Verdi e Socialisti supera lo sbarramento del 4% previsto per l'EuroParlamento e si attesta addirittura al 5,5%. Molto bene anche l'unione tra Rifondazione Comunista e Pdci, al 5%. In totale la sinistra radicale supera il 10 per cento. In parte si tratta di consensi sottratti ai Democratici e in parti di voti provenienti dall'area dell'astensione. Gli altri di Centrosinistra si fermano allo 0,5%. Quanto alla maggioranza il Popolo della Libertà si conferma in crescita, al 41,5%, ma senza l'exploit evidenziata da altri istituti di ricerca. Ottimo il dato della Lega Nord, che cresce dall'8,3% dell'anno scorso (Camera) al 9,6 e si conferma il terzo partito d'Italia. Altri di Centrodestra all'1,3%. Non sfonda l'Unione di Centro, che, anzi, arretra dal 5,9% delle Politiche al 5,5.

domenica 19 aprile 2009

Europee, un voto utile per la sinistra


Non è il momento di fare analisi sulle gravi condizioni in cui verte la sinistra. E’ invece il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare alla nostra sopravvivenza. Per cui dovremmo andare alle elezioni europee non in concorrenza l’un l’altro ma cercando di conquistare voti ricordandoci che il nemico comune è il centro-destra (dico nemico e non avversario perché chi usa la democrazia come un calzino da rivoltare a piacimento è contro l’essenza della stessa democrazia ed attenta alla libertà sostanziale di noi tutti). Quindi, malgrado tutto, questa campagna elettorale non può e non deve essere una guerra civile all’interno del centro sinistra perché in tal caso saremmo tutti quanti moralmente complici di Berlusconi e della destra.
Detto questo, vorrei sottolineare che le elezioni europee sono un momento determinante nella politica italiana a breve e medio termine. Da come andranno dipenderanno i destini di tutti gli attori del martoriato spezzatino chiamato Centro Sinistra. Personalmente mi auspico una tenuta del PD ed un superamento del quorum da parte delle due liste figlie dell’ex-Arcobaleno. In particolare, ritengo che in Italia debba affermarsi una sinistra progressista moderna, non ideologica né identitaria, una sinistra che abbia una presenza nella società e che abbia una vocazione di governo per determinare qui cambiamenti sociali e politici oggi necessari (non del governo come fine ma come strumento del cambiamento quindi). Per questo penso che Sinistra e Libertà (oggi cartello, domani formazione politica unitaria) debba essere rappresentata al Parlamento Europeo. Per questo penso che oggi debba esserci un voto utile verso la sinistra, per non demolire un processo appena iniziato ma che, per il bene del Paese, deve proseguire sino in fondo. Un voto utile affinchè la sinistra libertaria, ambientalista, laica, e vicina ai lavoratori non venga cancellata.

Europee: Rita Borsellino si candida con il PD


Il suo movimento si divide e non si esprime: Rita verso la candidatura nel Pd. Questo ha scatenato un effetto domino che ha messo in crisi l'asse portate della lista democratica. Cocilovo ha restituito la tessera. E Tripi potrebbe ritirarsi

Rita Borsellino è pronta a candidarsi alle elezioni europee nella lista del Pd. Ma è una scelta tutt'altro che indolore, perché questo progetto ha di fatto spaccato Un'altra storia. Il movimento fondato dalla Borsellino si è riunito giovedì sera per discutere appunto dell'ipotesi di competere per il parlamento di Strasburgo. Ne è venuto fuori un dibattito accesissimo che ha diviso l'assemblea. Alla fine, il movimento ha deciso di non decidere.«Un'altra storia - si legge nella scarna nota diffusa ieri dal movimento - ha dato pieno mandato a Rita Borsellino, nella qualità di presidente, di assumere qualunque decisione riterrà opportuna circa la sua candidatura alle elezioni europee». Nessuna approvazione, dunque, al progetto di correre con il Pd ma solo un chiamarsi fuori che è il frutto della lacerazione maturata nel corso della riunione di giovedì sera. Qualcuno ha pure annunciato, via e-mail, le dimissioni dal movimento.
La candidatura della Borsellino, insomma, non è indolore per Un'altra storia e non lo è nemmeno per il Pd che si è riunito ieri nella sede regionale. Era presente Gero Grassi, responsabile nazionale dell'organizzazione, volato a Palermo per occuparsi di tesseramento. Inevitabilmente, però, la sua attenzione si è spostata su altri argomenti.Perché sono tornati a farsi sentire i dirigenti che non vogliono Rita Borsellino capolista. Luigi Cocilovo, fra i primi a palesare il proprio scetticismo, ha pure polemicamente consegnato la sua tessera di iscritto al Pd nelle mani di Genovese. Poi ha proposto una lista, in rigoroso ordine alfabetico, che comprende tutti i big regionali e ha inserito pure il suo nome, nonostante da tempo abbia considerato chiusa l'esperienza di europarlamentare.
Di certo, la candidatura di Rita Borsellino ha scatenato un effetto domino che ha messo in crisi l'asse portate della lista democratica. Perché Enzo Bianco ha rinunciato e ieri lo ha annunciato al segretario nazionale Dario Franceschini. Il suo forfait indebolisce significativamente la lista nelle province della Sicilia orientale. Il primo sostituto ipotizzato dai dirigenti del partito è Giovanni Barbagallo, deputato regionale da cinque legislature. Ma si cercano rinforzi. E, soprattutto, i siciliani del Pd non vogliono rassegnarsi all'abbandono di Bianco: per questo chiederanno a Franceschini di invitarlo a ripensarci.
Rosario Crocetta, sindaco di Gela, attende che da Roma arrivi la deroga per candidarsi. Non esistono possibili deroghe, invece, per Italo Tripi che, qualora si candidasse, decadrebbe automaticamente da segretario regionale della Cgil. È la regola del sindacato. Per questo Tripi è sempre più intenzionato a rinunciare alla candidatura. Anche perché pescherebbe dallo stesso bacino elettorale di Borsellino e Crocetta.
18 aprile 2009

La Republica on line Palermo

di Massimo Lorello

domenica 12 aprile 2009

Rifiuti:problema da risolvere immediatamente.


Riceviamo la seguente lettera da parte di una lettrice del nostro BLOG giustamente indignata ed esasperata per il degrado in cui quasi costantemente si trovano le strade del nostro comune piene di tonnellate di rifiuti maleodoranti. Di seguito pubblichiamo la mail e la risposta:


Abito a Canalicchio e non sopporto pi§ i cumuli di rifiuti che vedo ovunque; mi da più fastidio l'accettare passivamente il tutto. Mi chiedo cosa si possa fare ma singolarmente non ho risposte. Rinnovamento Tremestieri al riguardo che progetti ha?
Cordiali saluti Maria Gabriella


Cara Maria Gabriella,
consentimi di utilizzare il 'tu’ in quanto mi viene più spontaneo.
Intanto approfitto per fare gli auguri a te ed ai tuoi familiari ed a ruota mi scuso per il ritardo con cui sto scrivendo questa risposta.
Entrando nel merito della questione, se hai guardato a fondo il blog del nostro movimento, ti sarai accorta di quanto il problema dei rifiuti sia particolarmente sentito da noi. Sin dalla nostra nascita lo abbiamo messo nella struttura portante del nostro programma politico. Infatti, quando (quasi un anno fa) il movimento l’Altra Tremestieri per il Rinnovamento, è nato come lista alle elezioni comunali, ha inserito la questione dei rifiuti nella propria piattaforma elettorale. Cito testualmente: “Abbattimento del costo della bolletta del servizio raccolta rifiuti legata ad una revisione radicale del piano dei rifiuti regionale e del ridimensionamento e la riduzione drastica delle ATO rivelatesi fallimentari e inutili; conseguente revisione del costo sociale, finanziario e ambientale degli inceneritori destinati anch’essi a fallire senza una adeguata revisione del piano dei rifiuti. Fino ad arrivare alla decisione da parte dell’Amministrazione comunale di uscire dall’ATO Simeto Ambiente e promuovere un consorzio territoriale di Comuni limitrofi per rendere efficiente ed più economico il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti”.
Inoltre nel nostro programma si chiedeva anche che fosse il Consiglio Comunale e non l’ATO3.
Quindi il nostro impegno in materia è duplice: da un lato contrastare il degrado del sistema degli ATO ed in particolare, l’inefficienza di Simeto Ambiente e dall’altra quella di portare a compimento un percorso che partendo da una raccolta differenziata fatta capillarmente (l’ideale sarebbe il ‘porta a porta’) possa condurre il nostro comune all’obiettivo Zero Waste.
Per quanto riguarda la questione della TIA, i fatti ci hanno dato ragione e le sentenze ed i comunicati di FEDERCONSUMATORI di Mascalcia, pubblicati in questo blog documentano ciò; mi limito a dire che il CGA, all’inizio di quest’anno, ha annullato le tariffe TIA sin dal primo giorno della loro emissione riapplicando, di fatto le tariffe TARSU del 2003. E questo perché l’ATO non aveva titolarità legale nell’imporre tariffe.
Per il resto, il problema dei cumuli di rifiuti si collega all’inefficienza del sistema degli ATO. E tra questi il nostro, cioè l’ATO3 (Simeto Ambiente) si contraddistingue per la massima inefficienza ed incapacità gestionale. Infatti, gli ATO subito dopo la loro nascita, si sono dotati di Consigli di Amministrazione faraonici ed hanno aumentato enormemente i costi delle tariffe. Malgrado questi aumenti vertiginosi nella bolletta, riscontrato dagli utenti, la macchina dell’ATO divora denaro in modo indecoroso, cosicché, puntualmente, i lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti, rimangono senza stipendio ed entrano in sciopero. E quindi vediamo accumulare i rifiuti in modo indecoroso, non degno di un Paese civile e pericoloso per la salute degli abitanti del nostro Comune (come di tutti gli altri comuni aderenti all’ATO 3).
Su questo la nostra proposta prioritaria è quella di creare un consorzio di Comuni che gestisca i rifiuti in modo intelligente, senza gravare sulle tasche dei cittadini e che sia in grado di rispettare l’ambiente. A tal proposito, senza spostarci molto geograficamente, tengo a sottolineare che un’accorta e politicamente corretta politica dei rifiuti può essere fatta anche a costi più sostenibili per la cittadinanza: è questo il caso dell’ATO 5 Kalat Ambiente.
Il Comune di Tremestieri, ha portato avanti alcune iniziative che in se potrebbero essere pure lodevoli. Penso ai contenitori per la raccolta differenziata del cartone, della carta del vetro e dei rifiuti biodegradabili. Ma nel contesto che conosciamo, ciò si traduce ad una mera operazione di facciata. Infatti quando i rifiuti si accumulano in colonne sempre più alte, situazione che da emergenza è diventata la normalità, come si può pensare seriamente ad una raccolta differenziata?
In definitiva, nel contesto attuale, può e deve essere fatta una politica ambientale e dello smaltimento dei rifiuti che sia intercomunale e che coinvolga le forze politiche, i sindacati, le associazioni di base e tutti i singoli cittadini interessati.
Il passo successivo è quello di considerare i rifiuti come una fonte di produttività ecosostenibile. Su questo il nostro movimento continuerà a lottare e se vorrai partecipare alle nostre iniziative saremo ben lieti di arricchirci del tuo contributo.
Grazie
G. Romeo