domenica 5 luglio 2009

Tensione in Honduras dopo il golpe

A poche ore dall’arrivo a Tegucigalpa, annunciato da giorni, del presidente legittimo della Repubblica dell’Honduras, Mel Zelaya, il Ministro degli Esteri della giunta golpista, Enrique Ortiz, ha annunciato di aver dato ordine di non permettere all’aereo di atterrare in territorio honduregno.
Sull’aereo viaggiano quattro capi di stato e secondo alcune fonti sarebbe scortato da aerei della forza aerea brasiliana. Oltre a quello honduregno sono stati annunciati a bordo Cristina Fernández de Kirchner, argentina, Rafael Correa, ecuadoriano e Fernando Lugo, paraguayano.
Il cancelliere (ministro degli esteri) golpista ha quindi usato parole di minaccia ed ha incolpato delle conseguenze di un eventuale incidente l’Organizzazione degli Stati Americani: “Non vorremmo che per il capriccio dell’OSA finisca per morire qualche presidente o cittadini honduregni innocenti”.
Intanto la chiesa locale invece di condannare il golpe invita Mel Zelaya a non tornare considerando responsabile di un eventuale bagno di sangue. Nel frattempo migliaia, forse decine di migliaia di persone si starebbero recando all’aeroporto internazionale di Toncontín per accogliere il presidente legittimo.

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