domenica 21 giugno 2009

Referendum ed altro

Quorum addio. Urne chiuse, in tutta Italia per i tre referendum sulla legge elettorale. Ha votato poco più del 16 per cento. Perché la consultazione sia valida, sarebbe necessario che lunedì mattina andasse a votare il 33/34 degli aventi diritto. Obiettivo praticamente irraggiungibile. Alle 22, dunque, a 14 ore dall'apertura dei seggi, l'affluenza è del 16,4% per il primo quesito, del 16,4% per il secondo e del 16,7% per il terzo. Ancora una volta, come succede con regolarita dal 1995, gli italiani non concedono il quorum al referendum.
L'imperatore-caimano subisce duri colpi alla propria credibilità ed al proprio spessore umano, politico e morale. Il referendum Segni viene bocciato dagli italiani. E' giunto il momento, per il centro-sinistra, di compattarsi e rendersi credibile come forza di governo che sappia cambiare questo Paese senza debolezze, ambiguità o conflittualità. Massimo D'Alema ha ragione in ciò. Credo che la politica, oggi debba essere fatta assumendosi la responsabilità del bene del Paese e dei più deboli. A tal fine il centro-sinistra dovrebbe avere un progetto serio e condiviso e non dovrebbe essere frammentato e disgregato come è attualmente. L'idea di Bertinotti di avere un unico partito del centro-sinistra è affascinante, ma ritengo sia irrealizzabile nel breve termine. Tuttavia ritengo che le forze coalizzate sotto il simbolo di Sinistra e Libertà, ma anche i radicali, dovrebbero volare alto senza velleità di presunte identità. Se SL, in particolare, decidesse di condizionare dall'interno le politiche del PD, sarebbe un ottimo punto di partenza per la Sinistra e per il Paese.

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