domenica 3 maggio 2009

Bossi: legge elettorale con chi ci sta

Il referendum rischia di far esplodere un caso politico nella maggioranza. Umberto Bossi non si fida di Berlusconi, teme che il premier possa utilizzare il sì per fare del Pdl il partito "pigliatutto" e allora decide di correre ai ripari. Oggi, all'inaugurazione della sede allargata della Lega Nord a Gemonio, il leader del Carrocci ha annunciato che che il suo partito sta lavorando a una proposta di legge elettorale da far approvare con "chi ci sta": E a questo proposito ha definito "positive" le apertura del Pd a un lavoro comune sulla legge elettorale, ripetendo ancora una volta la sua contrarietà alla consultazione fissata per il 21 giugno. "Stiamo già pensando a una legge elettorale, perché non ci presenteremo a mani vuote - ha spiegato -. Il compito è stato dato a Calderoli e Maroni. Come fa la sinistra - ha aggiunto - a far votare sì? Se vota sì Berlusconi vince sempre le elezioni". La scelta leghista viene motivata da "ragioni di democrazia e anche dall'interesse di partito. "Sono convinto che certe leggi vadano fatte democraticamente in parlamento, non inventandosi un referendum che la gente non capisce. Abbiamo deciso di iniziare a scrivere la legge - ha concluso -, la faremo girare e la faremo con chi ci sta". Nel Pd, intanto Enrico Letta chiede di ripensare la scelta referendaria. "Se il premier confermerà che non vuole cambiare la legge elettorale dopo un'eventuale vittoria del sì, allora dovremo rivedere la nostra posizione e adeguare la strategia al tentativo di Berlusconi di truccare la carte».
L'Unità 03 maggio 2009

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