martedì 6 gennaio 2009

Torni il movimento per la pace


Appello dei senatori del Pd Nerozzi e Vita: E' urgente un ‘cessate il fuoco', per preparare - dopo l'augurabile tregua- una Conferenza internazionale di pace, con un ruolo di spicco dell'Onu e dell'Europa. E' urgente che si dispieghi nuovamente un vasto movimento pacifista, più che mai essenziale. Come è importante che le opposizioni trovino sulla pace in Medio Oriente un'occasione per riprendere compattezza e linguaggi comuni


Si faccia tutto il possibile per fermare il conflitto a Gaza, ormai diventato un massacro. E' indispensabile che si riapra il dialogo, evitando che un doppio fondamentalismo metta in discussione definitivamente la convivenza tra israeliani e palestinesi, incrinata sempre più dal tragico estremismo di Hamas cui fa gioco l'attuale politica della destra israeliana. Non è interessante, in queste ore orrende per tutte le coscienze civili e democratiche, mettersi a discettare sui rispettivi livelli di colpa. Del resto, perché possa essere effettivamente perseguito, il dialogo non può che comprendere tutti, senza escludere nessuno.
Così il governo Prodi affrontò la crisi del Libano, mentre l'attuale maggioranza sembra essere praticamente assente, oltre che ininfluente. Bene ha fatto Veltroni a criticare l'inadeguatezza del ministro degli Esteri, la cui inerzia (salvo qualche telefonata, che nell'epoca dei cellulari è un po' poco) sta portando l'Italia all'isolamento nel contesto internazionale. E' urgente un ‘cessate il fuoco', per preparare - dopo l'augurabile tregua- una Conferenza internazionale di pace, con un ruolo di spicco dell'Onu e dell'Europa. E' urgente che si dispieghi nuovamente un vasto movimento pacifista, più che mai essenziale. Come è importante che le opposizioni trovino sulla pace in Medio Oriente un' occasione per riprendere compattezza e linguaggi comuni.
Attenzione. Non è lo storia di sempre. Ora, nella enorme caduta delle economie, nel passaggio dei poteri negli Stati Uniti, nella crisi degli organismi multilaterali, nella recrudescenza dei fondamentalismi, il pericolo di un'onda lunga di conflitti è molto serio. E serve davvero una grande politica estera, autorevole e riformista, sorretta da una rinnovata cultura della pace e dell'integrazione.


Da Aprile on line

Paolo Nerozzi, Vincenzo Vita, 05 gennaio 2009

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