sabato 24 gennaio 2009

Eluana, pesante ingerenza del cardinal Poletto


Invita i medici all’obiezione di coscienza. Mercedes Bresso:” il diritto religioso non fa premio sul diritto civile. Un’altra clinica di Udine offre ospitalità
Ancora in primo piano la vicenda di Eluana Englaro, nuove polemiche ma anche nuove soluzioni all’orizzonte.
Dopo la rinuncia della clinica "Città di Udine" a ospitare la donna in stato vegetativo da 17 anni, un'altra struttura, sempre friulana e sempre di Udine, si offre di accoglierla ed eventualmente attuare la sentenza che autorizza la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale: si tratta della clinica "Quiete". Lo ha detto oggi la presidente della struttura Ines Domenicali. "Il sindaco di Udine è stato contattato nei giorni scorsi dalla famiglia Englaro - ha detto Domenicali - che a sua volta ci ha interpellato per conoscere la nostra disponibilità al ricovero. Al momento - ha aggiunto - stiamo verificando questa ipotesi". Il presidente ha chiarito che la clinica non è "convenzionata con il sistema sanitario nazionale e quindi per noi non possono valere atti d'indirizzo come quelli del ministro Sacconi''. La "Quiete", inoltre, si limiterebbe all'ospitalità di Eluana, mentre le procedure per la sospensione dell'idratazione e dell'alimentazione avverrebbero con l'intervento di un'equipe di volontari. «Confermo di aver chiesto alla clinica “Quiete” di verificare l'ipotesi di accogliere Eluana Englaro - ha detto il sindaco Furio Honsell - perché ritengo opportuno che la città possa dare una risposta giusta e civile a questa vicenda. Non ritengo giusto aggiungere altro se non il mio sostegno nei confronti di chi deve ancora assumere decisioni importanti».Anche la famiglia conferma i contatti avuti con il primo cittadino «ma per ora non è arrivata alcuna risposta concreta», ha precisato Franca Alessio, curatrice speciale di Eluana. Intanto, ha detto l'avvocato, si battono strade alternative: «Stiamo cercando di portare avanti la nostra richiesta, anche con altre strutture, ma in modo assolutamente riservato come è doveroso che sia». Tutto questo avviene proprio mentre i giudici della terza sezione del Tarcome aveva disposto il decreto dei giudici della Corte d'Appello Civile di Milano. In aula ci sono solo il professor Vittorio Angiolini, legale di Englaro, e l'avvocato Franca Alessio. Il padre Beppino invece non è presente all'udienza. Tra qualche giorno è prevista la sentenza, con "rito breve" come proposto dai legali della famiglia di Eluana. Ma la vicenda continua ancor d essere al centro del dibattito politico, e non solo. della Lombardia sono riuniti da stamattina per stabilire se annullare il provvedimento con cui la Regione Lombardia, a settembre, aveva negato la possibilità al personale sanitario di tutte le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate di effettuare l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali che tengono in vita Eluana, così
Cardinal Poletto - «La legge di Dio prevale su quella dell'uomo» e per questo motivo «i medici cattolici che si trovassero a lavorare nell'ospedale dove si intende interrompere l'alimentazione di una persona, dovrebbero obiettare e rifiutarsi di farlo». A parlare è il card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, che, intervistato da Repubblica, spiega che «la Chiesa è contraria all'accanimento terapeutico» ma «qui si decide se continuare ad alimentare o no una persona. Questa è eutanasia e la Chiesa è contraria all'eutanasia come a ogni negazione di vita». Il cardinale ricorda inoltre che «un cattolico rispetta le leggi e rispetta la sua coscienza». Per questo, aggiunge, «esiste la possibilità di fare obiezione quando l'applicazione di una legge contrasta con i propri convincimenti».
Mercedes Bresso - Pronta la risposta del governatore del Piemonte Mercedes Bresso, la quale due giorni fa aveva offerto la disponibilità della sua regione ad ospitare Eluana. "Non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il diritto religioso fa premio sul diritto civile". Ha dichiarato la Bresso ai microfoni di Radio 24 rispondendo alle dichiarazioni del cardinal Poletto. "Non entro in merito alle dichiarazioni del cardinal Poletto che invita i medici cattolici all'obiezione di coscienza - ha aggiunto la Bresso - perché sono valutazioni religiose. Ma dico che l'obiezione di coscienza, che nel nostro Paese è consentita solo per l'interruzione di gravidanza, evidentemente sarebbe rispettata anche in un caso del genere. Nessuno può essere obbligato a fare qualcosa se ritiene di non poterlo fare. Se fossi un medico e mi fosse chiesto di applicare il decreto - ha detto la Bresso - lo farei, ma con la morte nel cuore. Ma penso che sia altrettanto disumano pretendere che per un tempo infinito una persona che non è più in stato di vita debba essere tenuta artificialmente in vita con lo strazio della famiglia. La morale propria comunque non deve essere mai applicata agli altri". Alla domanda se ci fossero stati contatti con la famiglia Englaro la Bresso ha risposto: "C'erano stati in passato. Non posso giurare che non ci siano stati contatti ora. Ma se mai ci fossero non lo dichiareremmo". ». Comunque, ha precisato, «se parlo, dicendo che non ci saremmo tirati indietro di fronte a una richiesta della famiglia Englaro, lo faccio per accertata disponibilità delle nostre strutture». A proposito dell'atto di indirizzo del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, «una circolare - commenta la presidente - non supera la legge e l'interpretazione della legge non è compito dell'Esecutivo. Anzi, si aprono inquietanti prospettive quando si cerca di piegare la legge a una decisione che è politica».
Roccella - Secondo il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, però, la sentenza della Cassazione che autorizza a staccare il sondino che tiene in vita Eluana Englaro, sarà di difficile applicazione all'interno del servizio sanitario nazionale. «Non è previsto in nessun Livello Essenziale di Assistenza - ha spiegato a Repubblica Tv - la possibilità di interrompere nutrizione e idratazione».
Mantovano - Le parole del Governatore del Piemonte nei confronti del cardinal Poletto sul caso Eluana Englaro sono "incivili". È quanto afferma in una nota il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano. "Quando il card. Poletto richiama l'inviolabilità di ogni vita umana, qualunque sia la sua condizione, non recita la versione cattolica dell'ayatollah: sottolinea - osserva - un dato di diritto naturale, constatabile da chiunque, qualunque sia la sua confessione religiosa. Che Eluana sia viva, che non sia in condizione di morte imminente, che su di lei non sia praticato accanimento terapeutico... tutti questi elementi non derivano dal catechismo, ma dalla obiettiva osservazione della realtà".
Veltroni - "Meno la politica c'entra e meglio è". Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, risponde ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla decisione della governatrice del Piemonte, Mercedes Bresso. "La presidente Bresso sta facendo ciò che è giusto fare, garantendo l'autonomia delle strutture sanitarie rispetto a forme di pressione politica. L'importante è che non ci sia alcuna strumentalizzazione da parte dei partiti". "C'è una sentenza, è sul tavolo. Il governo, in primo luogo, e la politica devono avere rispetto per questa vicenda che è legale ma anche con risvolti umani".
Dazebao informazione on line
Mariafrancesca Ricciardulli
Giovedì 22 Gennaio 2009

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