mercoledì 26 novembre 2008

La Sinistra

Ci siamo, il tempo è adesso: il 22 novembre a Genova è nata La Sinistra, nel corso di un'assemblea partecipatissima, tanto che non c'erano posti a sedere per tutti, in un contesto che superava le più ottimistiche previsioni. È un segnale chiaro e forte: all'Italia serve ora una nuova forza credibile, concreta, ampia, che non sia un cartello di particolarismi ma un nuovo soggetto, che non abbia paura di affermare con forza e convinzione che un altro Paese è possibile, e che non abbia paura di farlo riconoscendosi nei valori della sinistra: la giustizia sociale, il diritto al lavoro, la valorizzazione della scuola pubblica, il superamento di qualsiasi discriminazione.A Genova è da mesi che stiamo svolgendo un lavoro comune, sia sui territori che nelle istituzioni: abbiamo lavorato e lavoriamo insieme con grande impegno e determinazione, militanti e simpatizzanti, iscritti e non iscritti a forza politiche, a movimenti ed associazioni, assieme a tutti coloro che hanno sentito l'esigenza di darci il loro contributo affinchè la parola “Sinistra” possa continuare ad avere un futuro nel Paese. Ci siamo conosciuti, abbiamo avuto confronti e discussioni anche vivaci ed articolate (com'è giusto che sia), ci siamo riconosciuti tutti nei valori che caratterizzano la Sinistra che oggi vogliamo andare a costruire, e siamo oggi più determinati che mai a continuare il nostro cammino verso la Costituente, precedendo anche i tempi del percorso a livello nazionale. Genova è da sempre una città con forti ideali di sinistra e legati alla resistenza, e poco tempo fa è stato presentato un documento il cui oggetto è la nascita della Sinistra a Genova e che ha raccolto in poche settimane centinaia di adesioni nel mondo politico, delle istituzioni, del sindacato, delle associazioni e più in generale da parte di tanti singoli, espressione della società civile, che si sentono solidali con questo progetto e che ci dicono oggi: il tempo di fare è adesso.Il Governo attuale, con stampo fortemente autoritario, vuole eliminare qualsiasi forma di opposizione, e se in Parlamento le cose si risolvono a colpi di decreti legge, fuori dalle aule i colpi sono quelli dei manganelli che colpiscono anche gli studenti che difendono il diritto all'istruzione e che si preoccupano per un futuro, se va bene, da precari.D'altro canto l'opposizione parlamentare rappresentata dal Partito Democratico è totalmente allo sbando: basti pensare alle parole di Veltroni riguardo alla vicenda Villari: “Ora Berlusconi risolva il problema” quando invece il problema è interno al PD, che sembra oggi più che mai una casa pericolante perchè si ostina a poggiarsi su mille fondamenta diverse.L'Italia dei Valori? No, non vogliamo lasciare l'opposizione a Di Pietro, soprattutto dopo che il suo “no” alla commissione d'inchiesta sul G8 di Genova ha scosso profondamente una città già scossa dalle tragedie e dalle torture che si sono consumate in quegli orribili giorni di luglio. La vergognosa sentenza del processo sui fatti accaduti alla scuola Diaz sottolinea una volta in più come una commissione d'inchiesta fosse stata indispensabile.I compagni Franco Giordano e Marco Fumagalli, presenti all'assemblea della Sinistra genovese, sono rimasti molto colpiti dalla numerosità, dalla forza e dalla determinazione di chi era in sala ad appoggiare questo processo costituente. Come loro stessi hanno affermato, la gente non ce la fa più a vedere il teatrino che anima la scena politica in Parlamento, e chiede con forza ogni giorno di più una nuova forza credibile, di sinistra, subito: il tempo è adesso.
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