mercoledì 4 febbraio 2009

Rifiuti. Assoutenti Enna ultima tariffa legittima è quella 2003

IMPORTANTE SENTENZA DEL CGA DI PALERMO RIBALTA LA SENTENZA 52/08 DEL TAR DI CATANIA: TIA DA SEMPRE ILLEGITTIMA SE DETERMINATA DALL'ATO.
IN ALLEGATO ARTICOLO APPARSO SU
www.vivienna.it IL 15 GENNAIO SCORSO
SALVO NICOSIA-- FEDERCONSUMATORI MASCALUCIA


A Palermo si è consumata l’ennesima pagina riguardante quel libro complesso che riguarda l’Ato rifiuti EnnaEuno e Sicilia Ambiente. Il Consiglio di giustizia amministrativo, con la pubblicazione del dispositivo n° 1/2009 del 13 gennaio 2009, ha sovvertito la sentenza n° 52 del 4 gennaio 2008 del Tar di Catania, che rigettava i ricorsi presentati dall’Assoutenti sull’illegittimità delle tariffe di igiene ambientale (Tia) determinate dall’Ato Enna Euno e dalla cooperativa “Il Tiglio”, riguardante l’affidamento del servizio della raccolta rifiuti a

Sicilia Ambiente. Sentenza alla quale si sono appellati nel giugno 2008 sia Assoutenti che la Cooperativa “Il Tiglio” e che il Cga, l’udienza si è tenuta l’11 novembre scorso, ha ritenuto di riunire pubblicando al momento soltanto l’esito: “Riunisce appelli – Accoglie – Spese compensate”. Ora si aspettano le motivazioni per capire bene gli effetti della sentenza, fermo restando –come hanno sostenuto ieri nel corso di una conferenza stampa gli avvocati Fabrizia Segreto e Maria Forno- che in ogni caso “dalla lettura del dispositivo ci fa dedurre che i due appelli, quello di Assoutenti e quello proposto da “Il Tiglio”, sono stati accolti nella totalità”. Quindi –hanno sottolineato Segreto e Forno- illegittime le tariffe 2006 e 2007 e di conseguenza anche quelle del 2008, considerato che sono state calcolate sulla base di quelle precedenti, illegittimo l’affidamento a Sicilia Ambiente e probabilmente anche illegittima la convenzione con la Serit da noi pure impugnata”. E ora cosa succede? “Intanto –rispondono i due avvocati-, aspettiamo la sentenza per capire bene quali sono i profili di illegittimità che il Cga ha riscontrato, dopo di che consigliamo ai cittadini che in questi giorni hanno avuto notificato le cartelle esattoriali della Serit, e fino a quanto non saremo in possesso della sentenza, di continuare a impugnarle presso la Commissione tributaria”. Considerato che il Cga ha accolto i ricorsi, i cittadini che hanno pagato come si devono comportare? “Alla sentenza definitiva –spiegano Segreto e Forno- o chiedono i rimborsi oppure i conguagli nelle bollette successive. Noi speriamo in ogni caso nella lealtà di chi ha incassato le somme anche in maniera poco chiara che operi il meccanismo del conguaglio. Se ciò non dovesse avvenire, poi vediamo. Comunque, teniamo a ribadire che l’ultima tariffa legittima è quella del 2003”I Commenti: “La sentenza –ha detto l’assessore provinciale, Ilaria Di Simone, raggiunta telefonicamente- è il fallimento dell’azione amministrativa dell’Ato. E’ necessario partire da questo dato, che è una affermazione del diritto e un azzeramento di tutti gli errori che sono stati commessi nel passato per ricostruire un nuovo percorso. Per quanto mi riguarda, sono disponibile a sedermi ad un tavolo con i sindaci, con persone che siano libere da preconcetti politici, di buona volontà e capaci tecnicamente di trovare delle soluzioni. Perché le soluzioni ci sono, solo che non devono essere offuscate. Questo perché il servizio dei rifiuti è un servizio essenziale per la collettività e perché ci sono di mezzo i lavoratori. I cittadini devono essere consapevoli che il servizio va pagato, sapendo però che è legale, legittimo, equo ed efficace e che punta sulla raccolta differenziata per rispettare l’ambiente e perché è l’unico modo per ridurre le tariffe”. “In questi anni abbiamo attraversato momenti esaltanti e sconfitte –ha affermato il presidente di Assoutenti, Pippo Bruno-, ma instancabile è stata la nostra fiducia nella giustizia. Da oggi scaturisce un monito: la cosa pubblica deve camminare nell’alveo della legalità, solo così ci può essere sviluppo concreto per la nostra provincia. Un auspicio che la nuova situazione, venutasi a determinare con la sentenza del Cga, spinga i sindaci a superare le appartenenze per costruire insieme un percorso che deve essere di legalità, efficienza, efficacia ed economicità”. “La decisione del Cga è molto importante e si aggiunge a quanto stabilito dalle Commissioni tributarie –ha affermato il presidente del centro studi “Antonio Romano”, Mario Orlando- I cittadini ottengono un nuovo sostegno nella battaglia sulle tariffe che dovevano essere approvate dai consigli comunali”
Giacomo Lisacchi
http://www.vivienna.it/
15 GENNAIO

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