lunedì 8 dicembre 2008

Giù le mani dal Web

L'intervento Al prossimo G8, in Sardegna, il Presidente del Consiglio porterà sul tavolo "una proposta di regolamentazione di Internet in tutto il mondo". Su questa materia intendo presentare un'interrogazione per capire cosa andrà a dire

Al prossimo G8, in Sardegna, il Presidente del Consiglio porterà sul tavolo "una proposta di regolamentazione di Internet in tutto il mondo".Su questa materia intendo presentare un'interrogazione per capire cosa andrà a dire.Internet non ha bisogno di censure e tanto meno di regolamentazioni, perché per sua natura si autoregola.
Evidentemente ha una concezione proprietaria di tutti i sistemi di comunicazione e immagina un sistema di norme concepito in analogia con quanto avviene per qualunque testata. Tuttavia, con Internet non è così: non c'è uno spazio, un luogo in senso classico dove esercitare una forma di pressione o di condizionamento. Soprattutto, non funziona, è una forma libertaria di comunicazione.Il grande tema delle regole su Internet, che ci sono e di cui si dibatte è quello di come garantirsi nei confronti dei reati più gravi, come pedofilia e terrorismo, ma non è certo quello di mettere bavagli o censure: sarebbe politicamente grave oltre che tecnicamente impossibile.
L'impossibilità si esplica nello sciopero virtuale dei cibernauti, che già nei loro blog, siti e spazi "liberi" fanno a gara per esprimere pareri, timori e paure nei confronti di una regolamentazione inconcepibile per quelli che Derrick de Kerckhove definisce i Digital Natives.
I Nati Digitali non affidano più i loro segreti al diario: li condividono con gli altri attraverso la pubblicazione di se stessi su siti come MySpace. Pubblicano tutto: gusti, paure, amici, speranze. Obama è entrato in connessione mondiale, attraverso siti come facebook; ha presentando la sua campagna sotto forma virtuale facendo di internet uno strumento più evoluto di democrazia.
Perché regolamentare l'autoregolamentabile?Insomma, il Presidente del Consiglio si deve mettere una mano sulla coscienza: non si può telefonare ad internet come fa ad Emilio Fede.
Vincenzo Vita
Senatore Pd, membro Commissione cultura e commissione Vigilanza.
Aprile online 05 dicembre 2008,

Nessun commento:

Posta un commento