Secco «no» da Serit e Comuni
Vertenza Simeto Ambiente. Sindaci oggi di nuovo in Prefettura per chiedere la ripresa del lavoro dei netturbini
Vertenza Simeto Ambiente. Sindaci oggi di nuovo in Prefettura per chiedere la ripresa del lavoro dei netturbini
Lo sciopero continua e scatta lo stato d’allerta. Oggi sesto giorno d’astensione dal lavoro degli operatori ecologici, con la questione rifiuti rimasta irrisolta nei 18 comuni gestiti dalla Simeto-Ambiente. Finisce con una risposta negativa per la Simeto-Ambiente, il cda della Serit; ed un no arriva anche dai sindaci dopo il vertice in Prefettura, conclusosi nella tarda serata di ieri.
Le speranze, dunque, di trovare una soluzione sono tutte, miseramente, crollate. Ricostruendo la turbolenta giornata, le prime brutte notizie sono arrivate nel primo pomeriggio di ieri, a conclusione della riunione del consiglio d’amministrazione della Serit, chiamata a decidere sulle anticipazioni di cassa da versare alla Simeto-Ambiente. Un milione e mezzo circa gli euro necessari per pagare gli stipendi del mese d’agosto dei lavoratori oltre alla discarica di Motta Sant’Anastasia.
Le illusioni, diffuse nei giorni scorsi, di una cda puramente formale, sono miseramente crollate, quando si è appreso del secco no a versare nuove somme, arrivato a conclusione del vertice del cda. La Serit ha espresso alla Simeto-Ambiente la volontà di voler rivedere la convenzione per l’anno 2008, con la possibilità di modificare le somme percentuali d’anticipazione in ribasso. Determinante, in questo caso, sarà la verifica sulle somme riscosse per l’anno 2007.
In attesa, dunque, la Serit non versa un euro e rinvia tutto ad un nuovo consiglio d’amministrazione che dovrà esserci nei prossimi giorni. "E’ una mancanza d’impegno nei confronti della nostra società - dice il presidente della Simeto-Ambiente, Andrea Castelli - Lo stesso presidente della Serit, il senatore Sudano, si era impegnato in prima persona, assicurandoci che non si sarebbero stati problemi per le anticipazioni, ma così non è stato. Si chiude la porta in un momento di profonda crisi". E proprio al presidente della Simeto-Ambiente, Andrea Castelli, è toccato dare la brutta notizia della mancata anticipazione da parte della Serit, nel vertice in Prefettura di questo pomeriggio, quando attorno ad un tavolo si sono ritrovati il prefetto, Giovanni Finazzo, i vertici della Simeto-Ambiente, i sindaci dei 18 Comuni e i dipendenti del Consorzio Simco e della discarica di Motta. Ai sindaci è stato chiesto di sottoscrivere un contratto, da presentare, poi, come garanzia da parte delle società che gestiscono il servizio di raccolta e la discarica, nei confronti delle banche. Un contratto a tre, tra i Comuni, le ditte e la Simeto-Ambiente, dove si sottoscrive che in caso di mancanza di liquidità della Simeto-Ambiente, saranno i Comuni a coprire le somme.
Secco no da parte dei sindaci che ribadiscono che non hanno i fondi per fare anticipazioni di cassa.
E i sindaci oggi, in protesta, arriveranno in Prefettura, per trovare una soluzione. "Vogliamo un incontro con i vertici regionali e con il presidente della Provincia perché si dia una soluzione al problema - dichiara il sindaco di Paternò, Pippo Failla - Non andremo via se le nostre città non saranno ripulite".
MARY SOTTILE
La Sicilia 25 settembre
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